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Cos’è

Memo-RIE Luoghi comuni, storie diverse è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del POR FESR Lazio 2014-2020, Asse prioritario 3, Azione 3.3.1 “Sostegno al riposizionamento competitivo, alla capacità di adattamento al mercato, all’attrattività per potenziali investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali delimitati territorialmente” – sub-azione b) “Progetto integrato per la valorizzazione culturale di specifici tematismi” – Avviso pubblico “L’impresa fa cultura”.

 

A chi è rivolto

Al personale e ai frequentatori della Biblioteca, che potranno consultare il patrimonio documentale informatizzato in modo rapido e agevole; inoltre, avranno la possibilità di vivere un’innovativa esperienza di mixed-reality per approfondire la conoscenza della loro città, attraverso la valorizzazione del legame fra fonti archivistiche e iconografiche e bene culturale. Destinatari sono anche i cittadini di Rieti e tutti i turisti in visita a Rieti che potranno usufruire di un’applicazione innovativa sia come contenuti che come tecnologia utilizzata, e conoscere da vicino la storia dei palazzi, delle chiese, dei monumenti della loro città, vedendoli sotto un aspetto del tutto inedito.

 

 Il luogo

Protagonista del progetto è la Biblioteca Paroniana di Rieti, situata nel complesso monastico di Santa Lucia, inserita all’interno dell’Organizzazione Bibliotecaria Regionale (OBR) e parte del SIMBAS – Sistema territoriale integrato dei Musei e delle Biblioteche dell’Alta Sabina.
Attraverso la messa in comune del suo prezioso patrimonio, la Biblioteca diventa la fonte di divulgazione di parte del suo contenuto documentale e del racconto di una città, Rieti, che non c’è più, ma che si scorge ancora nei palazzi, nelle piazze, nelle strade, nei personaggi: scorci ormai irriconoscibili, luoghi perduti o ritrovati che raccontano la storia, la cultura, le tradizioni, l’evoluzione sociale e urbanistica di una città che deve essere riscoperta.

 

 La community

Gli abitanti di Rieti, in particolare, gli studenti, saranno messi in grado di condividere sui social le immagini, le fotografie, le stampe, ecc…, in loro possesso, legate a un ricordo, a un’esperienza, a una narrazione del passato, per raccontare qualcosa della città “com’era”.